lunedì 30 giugno 2014

Dicono che non è mai troppo tardi...

... e forse è anche vero.
Dieci anni fa un giorno come oggi mi avrebbe caricato di entusiasmo. Procedura, processo e telematica hanno troppi elementi in comune per non poter costituire un sistema nuovo nell'insieme, rivoluzionario negli effetti e potenzialmente in grado di stravolgere in meglio le tempistiche a cui difficilmente si riesce a fare il callo.

Però sono passati dieci anni e non posso essere entusiasta di quanto tempo ci sia voluto, di quanto contorti siano pututi diventare aspetti apparentemente semplici. C'é stato addirittura chi vaneggiava di un codice di procedura civile telematico parallelo a quello tradizionale.

Esattamente sei anni fa ottenevo il mio primo decreto ingiuntivo telematico. Spiazzante nella semplicità, disarmante per il tempo occorso (48 ore). Nel frattempo tanti miei colleghi più "cauti" continuavano a ritenere soddisfacente ottenere lo stesso provvedimento in 2-3 mesi, convinti di evitarsi una terapia a base di malox per arginare lo stress da deposito telematico.
Gli stessi che nell'ultimo mese hanno fatto i salti mortali per depositare ogni possibile atto che consentisse loro di arrivare ad oggi 30/06/2014 con il maggior numero di procedure pendenti tra quelle lasciate nel cassetto, e beneficiare (?) così della dilazione di 6 mesi prevista per i successivi adempimenti, che potranno quindi essere non telematici.

L'unico aspetto negativo, che non mi permette di infierire sarcasticamente sui colleghi filo-cartacei è relativo all'affidabilità del sistema: purtroppo restano ancora frequenti le interruzioni del servizio e altri disguidi vari che, se fino a ieri erano cruccio di pochi, oggi non sono più tollerabili.

sabato 28 giugno 2014

Quando si cerca un avvocato cattivo...

Cercare un avvocato, se non se conosce già, uno non è cosa semplice; trovare quello giusto è ancora più difficile se lo si cerca con criteri errati.
Mi è capitato di sentir gente convinta che un avvocato aggressivo avrebbe tutelato meglio gli interessi dei clienti, ottenendo di più ed in minor tempo.
Questo viene in genere descritto in maniera più colorita come "con due palle così" o con "le palle quadre" o "col pelo sullo stomaco" (locuzioni tristemente usate per avvocati di genere sia maschile che femminile). 
La convinzione, tanto diffusa quanto erronea, fonda su falsi presupposti e non considera la realtà delle cose.

Un avvocato aggressivo (o "cattivo") non è mai il più adatto a qualsiasi situazione e, per contro, godrà di cattiva fama tra i colleghi o, peggio, tra i giudici. Sarà forse bravo ad alzare polveroni inutili, confondere temporaneamente le carte, ma alla fine riuscirà ad ingannare solo il proprio cliente pretendendo una parcella più proporzionata alla sua stolta politica di aggressività che alla difficoltà della questione e al risultato ottenuto. 

Un avvocato leale e preparato sarà forse meno "coreografico", ma sicuramente ha migliori presupposti per svolgere efficacemente il proprio lavoro.

mercoledì 25 giugno 2014

Ci sono anch'io - Premessa del tutto informale al blog

La cosa che più mi pare strana è avviare oggi, a metà 2014 un blog. Io che prima di internet ero in fidonet e che nel 1993 già me la cavicchiavo con il PC mentre miei pari si disperavano alla prima difficoltà.
E solo ora, dopo oltre un decennio che il fenomeno blog è esploso anche in Italia, mi decido a fare questo passo?
Si e forse perché volevo provare ad avere uno strumento più personalizzabile e uno spazio più mio di quello offerto dai social network cui partecipo.
Comunque sia, ora ci sono anch'io, sperando che questo spazio possa contribuire a fornire informazioni utili e attendibili e a scambiare punti di vista, o anche a conoscersi virtualmente e non (a proposito: chi volesse venirmi a trovare nei vari social network è benvenuto).
Alla prossima.